giovedì, dicembre 18, 2008

Il Terzo Mondo....



lancia l'idea
Il Terzo Mondo




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Sono un pò di giorni che mi gira nella testa questa famosa valvola di sfogo che tanto sembrava funzionare negl'anni 70 e 80',cioè il Terzo Mondo,nello stesso tempo però appunto provavo un qualcosa di stantio,in altre parole in quegl'anni andava di moda affermare che la soluzione dei problemi sociali a sistema avanzato consisteva nel colonizzare il Terzo Mondo,in altre parole l'Occidente era già esausto e la soluzione camuffata da opera di bene era quella di investire sul Terzo Mondo,più individui infatti venivano messi in grado di usufruire dei prodotti Occidentali più l'Occidente stesso ed il suo sistema trovavano linfa vitale.
Oltre però al mio sintetizzare che svilisce il senso, sù questa linea si dovrebbero affermare e dire molte altre cose che contribuiscono non in forma minore al quadro totale,come per esempio, essendo di vecchia data quanto detto da me ora, si dovrebbe aggiornare il quadro affermando che il Terzo Mondo almeno quello di allora ha sviluppato i suoi propri sistemi ed è diventato oggi un concorrente dell'Occidente,visto però che non è questa la traccia che voglio seguire mi fermo quì con il prologo ed arrivo all'illuminazione che oggi mi ha portato nello scrivere.
Se in quegl'anni la presunzione ed una certa realtà dei fatti unità all'ignoranza c'avevano portato nel tracciare una linea netta trà noi ed un altro Mondo chiamato Terzo,oggi dobbiamo ammettere che un Terzo è trà noi Occidentali.
Un Terzo che non vuole incarnare il colui che emigra nelle nostre terre cioè il famoso extracomunitario ma una sottospecie di individui cittadini poveri che vivono paradossalmente la stessa linea netta che una volta divideva l'Occidente dal Terzo Mondo ma che oggi divide una parte di cittadini dall'altra all'interno del sistema Occidentale .
Ecco dunque che mi sono chiesto se la famosa chiave di volta che negl'anni 70-80'sembrva essere il portare una fetta di mondo in condizioni di consumare il prodotto capitalista\consumista,oggi non sia invece rendersi conto di quale divario esista trà varie classi sociali nel tessuto Nazional\Occidentale.
Esiste una parola che è entrata nell'uso comune anche se non generalizzato che è Default,questa parola ha acquisito un valore specifico comune derivato dal suo uso nell'informatica ma per l'appunto generalizzando il termine anche in qualsiasi elettrodomestico o macchina elettrico\elettronica.
In altre parole chi costruisce una macchina deve decidere quale sarà il punto X che determinerà all'accensione della medesima la predisposizione ad un qualsiasi funzionamento richiesto.
Un esempio comune di default che tutti conosciamo è quella X che il costruttore ha determinato in maniera tale che all'accensione di un Tv la medesima si predispone per essere comandata,senza default la Tv o non si accenderebbe o si accenderebbe ogni volta sù di un canale attivo diverso per esempio...
Il default quindi agevola sia noi che il costruttore nell'impostare una macchina,se per default il computer non fosse settato come lo conosciamo ma lo dovessimo impostare da zero, immagino che il computer sarebbe ancora una cosa poco difusa per esempio .
Fatta questa breve specifica ritorno al tema.
Quale è il Default sociale attuale ???????
Quale è la realtà alla quale si da credito ed alla quale si fà riferimento ?
Si da credito e si fà riferimento allo stipendio di un Operaio o si da credito e si fà riferimento alla classe già agiata ?

Fin quando la realtà sarà quella imposta dai già agiati,sempre più quel Terzo Mondo si materializzerà inghiottendo comunque prima o poi tutta la società di nuovo,se invece si cercasse con tutta la forza della sopravvivenza nel far si che la società tutta si impegni affinche quel Terzo Mondo non resti una regola ma venga sconfitto,forse per 10 anni ci dovremmo accontentare della tecnologia attuale ma trà dieci anni tutti avranno la stessa tecnologia e nello stesso tempo il Capitalismo avrebbe riscoperto una fonte vitale di sopravvivenza.
Si è ancora un pò tutto confuso ma è fuori di dubbio che le dinamiche siano le stesse,voglio dire esiste la crisi solo per le classi meno agiate,esiste la crisi cioè in quel terzo Mondo che è ormai l'ultimo gradino della società ufficiale,i barboni infatti sono un altro Mondo ancora.
Già già dimenticavo la famosa orizzontalità che tanto sconvolge le menti ed i guadagni dei potenti, degli sfruttatori,infatti dotare tutti delle stesse conoscienze e possibilità lede in primis proprio quel potere sfruttatore,quindi quando mai un Potere affronterebbe un tema del genere anzi, si può affermare che è proprio questo nuovo Terzo Mondo la linfa vitale del capitalismo consumista già da tempo che stupido che sono eh....




noname


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