È Agosto e tutti in apparenza sono in ferie o meglio lavorano senza essere notati o visti proprio..:):)
Ci sarebbe da dire comunque ma voglio approfittare di questo periodo per affrontare un tema, un quesito che sfiora tutti coloro che mi conoscono : cosa sono io, cosa ho di strano ????
Non avendo io approfittato dell'unica possibilità che mai mi sia stata data di rivelarmi, mi discolpo di tutto, partendo dal fatto incontrovertibile che io mi prendo in un certo senso la colpa originale.
Colpa originale che è quella di aver sottovalutato l'importanza sia del momento, sia del posto in cui vivevo e sia appunto la grande oppurtunità di rivelarmi che quel posto mi dava.
Quel posto è : "Forte Prenestino" e con esso il movimento Romano dei primi anni 90'.
Ogni cosa, ogni essere umano può sembrare ed essere in realta molte cose, esiste ormai una regola che reprime le eccezioni in nome della regola.
"Io sono un cervello in un corpo sbagliato".
Come è chiaro, questa affermazione apre uno scenario infinito, pieno zeppo di patologie caratteriali e comportamentali, in cui non è facile scernere l'eccezione.
Dire di essere un cervello in un corpo sbagliato, può sembrare chiaramente un'uso improprio di un vocabolo, eludendo cosi molti arcani..:):)
Perche se si scende nella specifica, il dire essere un cervello, vorrebbe dire l'io presupposto o immaginario che si desidera essere,in contrapposizione con l' essere, cioè il corpo .
Quindi il primo presupposto è che non si tratti di una filosofia originale ma di un'effetto placebo, infatti sarebbe come dire la classica devianza tra corpo sessuale e desiderio di essere del soggetto, opposto al suo sesso anatomico presente.
Avendo io fatto uso di droghe pesanti, avendo io vissuto la musica come una droga, avendo visto che anche il sesso è una droga, come per tutte le altre droghe eccetto la musica, esse non sono ne al primo posto della mia vita ne all'ultimo, non mi piace stare, andare "a rota" di nulla, tranne averlo concesso alla musica .
Nel mio caso quindi non si tratta di sessualità, non sono bisex proprio perche non ho al primo posto dei miei piaceri il sesso, quindi non mi definisco, se però in un rapporto sessuale vengo stimolato nelle zone erogene del deretano, rientrano nell'insieme del piacere sessuale. Mi piacciono le donne e non ho problemi che mi angosciano in merito alla sfera sessuale, magari lo pratico poco, pochissimo!!!... ma questa è un'altra storia .
Sono quindi un cervello nel corpo sbagliato, definendo il campo di azione.
Il corpo è quello che non sfugge alle regole mentre la mente va dove vuole, la mente però può anche costringere il corpo ad essere.
Nel mio caso la mente è andata e proviene sempre, da sempre da una chiara direzione.
L'Arte.
L'Arte è una cosa misteriosa che io non ho studiato, non l'ho cercata, è essa che ha trovato me .
Io non ho mai sognato di essere famoso, non ho mai sognato di rilasciare autografi e ben mai ho pensato di imparare a far canzoni per diventare ricco, da sempre ho solo avuto un bisogno interiore da esprimere e l'Arte è il mezzo con la quale si esprimono, si quantizzano quei bisogni interiori.
Essere artista in un corpo sbagliato, è il sacrificio più grande che una persona possa compiere.
Essere artista cosi, a 8 anni, a 9 anni ed oltre, vuol significare avere un senso interiore che se non ben accompagnato dall'ambiente circostante, diventa un buco nero che assorbe tutto .
Cosi quella diversità..era sessuale o presunta tale nell'adolescenza, poi nella ricerca di una destra ed una sinistra nella perpetua prematurità ed in ciò, il mare dell'insicurezza . Insicurezza che fini con il ritorno alle origini, stanco ed affranto da questa ricerca disperata e senza esito.
Rigirato come un calzino, mi attaccai all'unica cosa che era rimasta intatta, l'Arte.
Io sono un'artista, un'artista di quelli che vede nel suo essere, l'opera d'Arte più bella. Ed essere vuol dire non apparire, l'esplicazione del mio essere non è a tema o sfondo materiale, il mio essere vuol dire palpare l'essenza delle persone, accarezzare dell'individuo difronte a noi prima la sua essenza, questo è il mio messaggio d'Amore .
Quindi sono un cervello nel corpo sbagliato, perche dalla mia nascita che sono soggetto a fraintendimento.
Una persona sensibile come me nel panorama proletario e sottoproletario delle metropoli poco vive se non trova il suo sfogo, io ancora non sono morto e questa è la novita !!!!!! :):):):) .
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Ritornando al tema del topic, un'altra cosa è chiara ma nessuno la vuole affrontare.
Perche se sò tutto o almeno mi professo come uno che sa molte cose, comunque non fà nulla per migliorare il suo attuale livello che ben presto lo porterà alla morte per consunzione ??????
Eccomi dunque nello spiegare il perche del mio sconsiderato uso del pronome io.
Perche la mia vita è legata all'essere umano in generale ed è solo se esso iniziasse nell'agire correttamente che potrebbe liberarmi .
Il mio affermare di continuo il mio pronome io quindi, è da considerare in quanto parte in causa. Io mi comporto e mi organizzo in maniera tale che da me non parta mai nulla di negativo verso terzi, visto che nel mio piccolo diciamo che ho avuto una comitiva molto vasta in Roma, ecco che essendomi comportato io in alcuni momenti importanti per tutti, in maniera specifica che non premiasse me, ma contribuisse alla collettivizzazione, ho avuto con il tempo la possibilità di vedere cosa sta accadendo a me e quindi se gl'altri avessero seguito me e quello che accade agl'altri visto che non mi hanno seguito .
Spesso quindi parlando di me arrivo a parlare delle tematiche sociali e viceversa ma non per mania di grandezza o mania di protagonismo o mancanza di affetto, autostima, senzazione di inferiorità, semplicemente perche la mia storia è legata a doppio filo alle scelte, ai passi che compie l'umanità .
Io sò tutto quello che c'è da sapere , proprio per questo sò il motivo per la quale l'umanità nel suo insieme fà schifo .
Oggi mi domando e vi domando : bisogna essere ancora cattivi, come se si fosse animali nella giungla senza intelligenza illuminata ?????
È giusto che tutt'ora l'essere umano si uniformi agl'attegiamenti consoni nella natura, dagli animali ??????
Uno su tutto è l'istinto della cattiveria, la sopraffazione sull'altro, cioè per la propria sopravvivenza .
Come da frase esposta da me sopra, non vi era modo migliore per cogliere la contradizione.
L'istinto alla sopravvivenza non è un'istinto di cattiveria negl'animali ma è illo loro modus standis, non vi è stata nessuna illuminazione tra gl'animali, essi dopo milioni di anni, ancora si comportano nello stesso modo, non si sono evoluti .
L'istinto alla sopravvivenza invece negl'umani sarebbe dovuto essere il motivo eccellente primo ed ultimo del progresso, atto alla eliminazione dell'istinto di spravvivenza dalla struttura sociale ed individuale,la creazione di una dinamica umana nuova, evoluta, illuminata. Come sappiamo invece la civiltà attuale afferma come non mai il diritto di sopraffare l'altro, la famosa liberalizzazione...... Infatti la società attuale, la civiltà attuale, ha alle sue basi la regola per cui noi rispondiamo alle leggi della natura, cioè il più grande mangia il più piccolo e di seguito tutto il corollario sociale che vede premiare chi non guarda in faccia nessuno e si arrampica come può per arrivare a tirare un pò la testa fuori dalla merda o almeno assaggiare merda più profumata .
Se si seguono alcune regole in questa civiltà, si può fare facilmente ad uscire dalla merda, ma cosi dicendo anche se conquisteremo l'universo, in esso vi porteremo solo questo seme del Diavolo.
All'inizio del terzo millennio sembrò esplodere una coscienza nuova, giovani generazioni ed i loro idoli gridavano ad un mondo migliore.....
Le mie stanche orecchie, ancora una volta si drizzarono.. Alcune parole familiari unite a delle nuove..... risvegliavano in me una speranza..
Ben presto o con dispiacere dovrei dire, il tutto prese una piega a me non familiare e fondamentalmente non di vitale importanza per un mondo migliore secondo la mia idea . Loro tutti, planarono tutte le loro fantasie sull'economia e sull'economia solidale, sull'economia equa, non accentrata in poche mani...cose vecchie ed inutili insomma secondo me o meglio cose che diventerebbero importanti se.....
Quel se, è appunto secondo me il fatto chiaro che fin quando una società, una società accetterà le leggi della natura per proprio comodo, fin quando l'individuo sarà legittimato, costretto, nel sopraffare l'altro per vivere, mai una società migliore dell'attuale potrà nascere .
È infatti chiaro oggi che la "cattiveria" che è poi del resto l'unica cosa chiara che individua l'istinto di sopravvivenza, sia una cosa nociva che comporta appunto il fallimento reale di ogni forma di bene.
L'animale uccide, è palese, lo è di sua necessita, i Leoni fino ad ora non si sono organizzati in maniera tale da creare, allevare le loro prede, se si, immagino sarebbero cambiati :):):):).
L'essere umano Occidentale, incapsulato in una dimensione sempre più obbligante, nel suo progresso da mille ed una notte, vive di fondo i rapporti con l'altro, con la vita, come se ci fosse questo stato iniziale di giungla da cui bisogna uscire e diventare appunto cattivi per farcela.
Il risultato evidente è quello di avere una società, una società di cattivi anche se con mille ritrovati della scienza e della tecnica.
Quindi ecco, ancora una volta stò dando una dimostrazione se pur superficiale di sapere anche di più del dovuto...ma al dunque tutti mi stanno punendo perche non voglio crescere,cioè non voglio diventar cattivo.
Perche io in fede, mi sono sentito sempre più grande dei miei coetanei, grazie forse ai miei problemi familiari nell'infanzia, ho avuto sempre una visione in realta della vita molto materiale, pratica, solo che appunto la cattiveria come radice dell'essenza della vita sembra farmi retrocedere in serie B.
Per me cedere alla cattiveria vuol significare rinunciare al cervello, all'illuminazione.
Quindi ecco perche io..... Perche in realta in questo momento tutta la società, tutta la civiltà è rivolta con l'interesse in altri lidi..
Lidi che appunto vedono come protagonisti ed ammirati i più cattivi e fini del circondario umano .
Il popolo è cosi tanto ipnotizzqato da questa storia che non si avvede che è stato circoscritto in ampie terre ma pur sempre circoscritto.
Tutti uguali tranne alcuni i più cattivi.
Quel cattivo legittimato dalla giungla animale dove vince il più forte, la meritocrazia che esite ma che appunto primia i più cattivi, i più furbi.
Perche oggi l'istinto di sopravvivenza è la furbizia, furbizia che è la stessa che ha costruito questo stato sociale, questa civiltà.
Come ci può essere Amore se tutti affermiamo e convalidiamo e viviamo nella cattiveria ???????!!!!!!!!!
Io non voglio diventare adulto ????
Io sono adulto ma non sono cattivo e per ciò e solo per ciò sono escluso .
Sono escluso e voglio essere escluso, perche oggi si dovrebbe dire basta a questa cattiveria inutile ed offensiva di fondo nella società, nella civiltà attuale .
Se Cristo non ha trovato le parole perche non ha avuto tempo, io tempo ancora ne ho.
È nell'istinto di sopravvivenza, inutile ormai a questo grado di conoscenza umana che albergano tutte le deviazioni dell'animo,istinto di sopravvivenza che non ha più valore di essere, visto che siamo illuminati.
L'istinto di sopravvivenza che uccide, l'istinto di sopravvivenza che fà scappare, non è più presente nel genere umano civilizzato, per istinto sono pochissimi quelli che evitano i guai.
È invece presente nel genere umano una perversione derivante da quell'istinto di sopravvivenza che appunto fà uccidere ancora ma non si tratta più di sopravvivenza in termini Naturali ma appunto di una perversione giacente nel bagaglio umano.
Giacente nel bagaglio umano e lo inquina di molto, anzi moltissimo, ne è il danno peggiore .
Si dice basta alla sopraffazione dell'uomo dell'uomo ma mai nessuno che afferma come fare, tutte parole finte come quelle della chiesa oggi .
Documentari e chili di documentari che oscillano nel far vedere e confondere le idee, vizi comodi al sistema, guarda caso sono riscontrabili anche dagl'animali in natura,anche gl'animali si comportano cosi.........
Il maschio ridiventa maschio e la femmina, la povera femmina vittima del maschio..ma lo fanno anche gl'animali !!!!!
Gl'animali uccidono per il dominio, quindi è naturale farlo...
Gl'animali si scornano per una femmina, quindi è naturale farlo..
La sopraffazione, lo sfruttamento dell'uno dell'altro è dato dall'istinto di sopravvivenza sfruttato a proprio comodo dal primo che ha iniziato.
Per tornare alle origini....: il Villaggio si difendeva dagl'esterni al villaggio, ma chi viveva nel villaggio smetteva di sopravvivere e viveva con il villaggio, sopportare le regole e doveri nel villaggio comportava proprio lo smettere di essere condizionato dalla sopravvivenza e poter sviluppare diverse socialità.
La sopravvivenza era un lavoro in cui tutti partecipavano per tutti, per tutto il villaggio, mai per se stessi.
La civiltà attuale ci ha circoscritto in un Villaggio, un villaggio globale, ci obbliga a delle regole, ci impone alcune regole, ci impone di lavorare per il Villaggio ma ll'interno del Villaggio noi siamo come degl'animali che se la devono cavare da soli, come appunto nella giungla se si fosse animali senza illuminazione.
Io trovo tutto ciò un pò aberrante ed ovviamte sono demotivato nel contribuire a questo scempio del genere umano.
Una società che non tutela che non garantisce la sopravvivenza ad un suo cittadino, non è una società evoluta.
Una società, una civiltà che si fà bella alle spese dei suoi contribuenti e lascia l'individuo nella giungla, nella libera capacità o sfortuna di cavarsela, è la società, la civiltà del male .
Coso ho io...nulla direi...........
Uno,uno ci vuole che spezza la catena, io sono adulto, voglio tutti i miei diritti ma non voglio diventar cattivo e la società evoluta mi deve tutelare se è una società evoluta .
Cattivo come te, come te che leggi, come tutti che non sapete quello che fate, aggiungo io che vi comportate come animali per non essendolo più .
Io ?? io dovrei pensare allo Stato ed a me ???
Ma siamo impazziti tutti ???!!!!!!!!!!!!!!!!
Se io penso allo Stato deve esserelo Stato che pensa a me, o no ?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Invece siamo ricaduti tutti in un tipo di Società che ti impone ma non ti da nulla sotto questo profilo.
Le Pensioni solo solo un cappello che nasconde tutto.
Direi che la massa non si è accorta che l'emancipazione è avvenuta al contrario.
È lo Stato che è diventato latitante avendo incamerato ormai la sua sopravvivenza, ha rotto il cordone ombellicale facendo credere che era per il bene della massa.
In realta ha ribadito che la massa deve stare nella giungla ma appunto deve stare, non sarebbe più obbligatorio, anzi non dovrebbe più essere obbligatorio, anzi il cittadino dello Stato non dovrebbe più spendere il suo tempo per la sopravvivenza , invece negl'ultimi anni con la scusa della liberalizzazione lo Stato ha rigettato nella mischia il popolo, ributtandolo appunto nella sopravvivenza dopo che esso stesso si era assicurato il taglio ombellicale dalla massa stessa sua generatrice.
Il progresso avrebbe dovuto in primis sconfigere il sentimento della sopravvivenza, nei termini in cui la sopravvivenza stessa porta alla cattiveria.
Io devo pensare al Villaggio ma il Villaggio non pensa a me... e che cazzo di posto eh questo
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