Ciao a tutti, è notte fonda dovrei dormire ma sono ispirato e scrivo .
Tutti noi hanno avuto un'esperienza nella vita, oggi non essendo più giovanissimo potrei immaginare che qualcosa sia cambiato ma cosi non è visto le mie esperienze :):)
Voglio dire, io ricordo da giovane i primi distacchi dagl'amici o amichetti, questi distacchi spesso venivano definiti, attuati dall'entrata nel mondo lavorativo.
Precisazione "io provengo dal sottoproletariato di fatto, quindi ricordo con precisione come la persona cambiava quando aveva la possibilità di avere un pò di soldi".
Cosa voglio dire con "cambiare " ??
Non voglio sicuramente dire, abbinare il cambiare, con la macchina costosa o semplicemente aderire al materialismo consumista ma voglio dire, abbinare il cambiare a quell'aderire all'affermazione che la vita è una lotta continua,dove solo la morte del tuo prossimo avvale la tua salvezza .
Ricordo con chiarezza che la perdita dell'amico che aveva fatto i soldi voleva significare non aver perso un compagno di giochi ma aver trovato un nemico pronto a schernire ciò che lui stesso faceva fin a pochi giorni prima .
L'Amicizia,l'onestà, il rispetto, venivano cosi impacchettate e servite riscaldate solo all'interno delle valenze e situazioni atte a valere per un riconoscimento economico o di prestigio .
Ovviamente come detto ed anche se esposto in breve, il tutto si genera in una situazione sottoproletaria di fatto . Dove la disperazione porta nel rendere evidenti alcuni passaggi che altrimenti vengono attentamente occultati o nascosti alla meglio possibile .
Di amici ed amichetti ne sono passati molti sotto i ponti dell'arcano ed alla luce dei fatti oggi si può affermare che la società stessa viva questo sdoppiamento perverso in cui appunto si distinguano una sorta di Inferno e Paradiso .
L'Inferno è di coloro che stentano nell'entrare o che sono incapaci di entrare in Paradiso, mentre il Paradiso è di coloro che ci sono nati e di quelli che accettano le regole essendo capaci di sfruttarle .
La perversione sta nel fatto che il Paradiso ha bisogno dell'inferno, mentre l'inferno non vorrebbe proprio esistere .
Dicevo che molta acqua è passata sotto i ponti ed io ho capito qualcosa di più ovviamente. Per esempio un giorno capì che coloro che deridevano noi ed il loro passato, era più un rito per loro che per noi .
Erano loro che entravano in un vortice fatto più dalle apparenze che dalla sostanza, in cui quelle apparenze cercavano e cercano di imitare la sostanza ormai persa .
Da quando sono piccolino ad oggi quindi posso affermare di aver visto moltitudini di persone passare il guado .
Una moltidudine di persone che ha spento il proprio processo evolutivo.
Infatti il Paradiso è fatto e gestito dalle regole e come appunto da regola le regole impongono solo il rispetto delle medisime , non la spiegazione o l'evoluzione di esse .
Quindi abbiamo il Paradiso che è l'aspirazione di tutti ma che impone e comprende l'accettazione incondizionata delle regole, limitarsi quindi alle proprie istruzioni per l'uso che vengono impartite di volta in volta dal potere centrale mediatico predisposto per le varie classi sociali .
Ed invece l'Inferno che come carburante alimenta il Paradiso, vive di non regole ed espedienti innovativi anche se dettati dalla disperazione economica, utili ed a vantaggio del Paradiso che poi sfrutterà quell'innovazione che non sarà materiale ma cognitiva, è infatti nell'Inferno che la genialità trova luce, visto che il Pradiso cosi intriso di regole impone il divieto all'ispirazione, all'intuito, alla crescita .
Il Paradiso infatti vive di cloni, clona se stesso ormai da 100 anni e nelle sue radici si vuole riconoscere nei millenni.
Crede di aver trovato le regole d'oro !!!!!!!
Non si rende conto con ciò che sta diventando albino, tanto sta restringendo l'orizzonte umano .
Il Paradiso vorrebbe dominare il resto dell'esitente, vorrebbe sconfiggere l'Inferno, il male in teoria, manifesto nelle intenzioni, in realta invece le regole del Paradiso stesso impongono un'unisono, impongono un collaborare tutti al mantenimento della struttura Paradiso .
Negl'ultimi anni sia l'Inferno che il Paradiso si sono Globalizzati !!!!
Oggi i miei amichetti ancora non si sono accorti di lavorare ad una catena di montaggio ma questo è il senso ultimo che mi ispira questa notte .
La Catena di montaggio
La Società, la civiltà attuale punta sempre di più per la sua riuscita nella messa in atto di una catena di montaggio globale che non smetta mai di produrre e contribuire al ciclo della vita della civiltà attuale .
Come sempre io provengo dal Futuro non molto lontano ma pur sempre il futuro :):) quindi come detto sia i miei amichetti sia voi immagino farete difficolta nel sentirvi già parte della catena di montaggio ma se credete di essere un granello di sabbia anch'esso importante, bene allora siete già parte della catena di montaggio .
Io non voglio dire o non voglio negare qualcosa, però la catena di montaggio oltre ad essere una cosa mostruosa lavorativamente parlando, mi sembra che sia una cosa che non produca nulla se non predeterminato e sicuramente non generi nulla di buono se non per il padrone e la fabbrica stessa .
Ammesso che esista una fabbrica in cui il lavoro a catena procuri un'effetiva evoluzione della fabbrica stessa e del suo interno lavorativo mi immagino che gli operai non sceglierebbero di gestire una fabbrica come se fosse un percorso obbligato da rispettare con le sue regole ed i suoi orari, non si autoimporrebbero di lavorare di più e di essere sempre più autocontrollati, anzi immagino che gli operai vorrebbero proprio eliminare la catena di montaggio e magari lasciarla fare solo alle macchine, perche è alienante per un cervello umano lavorare ad una catena di montaggio anche se oggi sono più comode, spero .
Questa fabbrica non esite ma esite l'attuale civiltà globale che sta funzionando sempre più come un'enorme fabbrica in cui tutti noi lavoriamo come ad una catena di montaggio, in completa alienazione .
Ed ecco cosa accadeva ai miei amichetti, smettevano di cercare ed accettavano le regole !!!!!!!!!!!!
Quello che ancora non so è se loro sapevano di entrare in fabbrica a lavorare ad una catena di montaggio !!!!!!!!
Tutto verte verso questa affermazione, dal granello di sabbia importante anch'esso, inculcato ormai nelle menti come una cosa positiva dovuta, all'importanza dell'individuo nei confronti dello Stato, il cittadino che deve, dai rifiuti differenziati, al seguire qualsiasi ordine impartito, senza fiatare, il collaborazionismo che non è dichiarato ma sono individuati come terroristi o propabili tali coloro che non collaborano, coloro che non accettano le regole .
Parole al vento di chi non accetta e non accetterà le regole
Ulteriori svilupi in merito...alla prossima ispirazione ...:):):)
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