lunedì, gennaio 22, 2007

Prime evidenze


Prime evidenze

La libertá applicata, praticamente la negazione della libertá sta dando i primi frutti.

Cosa voglio dire :

Voglio dire che una volta l'individuo era piú portato nell'accettare quello che era, oggi invece l'individuo vuole essere tutto, tutto quello che vede e che trova bello.

Negare questa libertá, mettere sotto accusa questa libertá e' quanto di piú arduo possa esserci momentaneamente .

Difficile, perche in realta come da oggetto dello scritto, "tutto non puó essere generalizzato".

Per divincolarmi nel tema porteró un esempio .

Esiste il "lunaPark", esistono in esso molti giochi che tutti possono fare, in ogni caso peró ci saranno alcuni giochi che saranno sconsigliati ad individui, magari con problemi al cuore o comunque problemi fisici che possono interaggire in negativo con il gioco .

E' evidente che si potrebbe disquisire sulla libertá dell'individuo portatore di handicap, ma altro si e' evidente che la libertá dell'portatore di handicap finisce dove inizia quella degl'altri di viversi il gioco in santa pace, senza portare rischi ad altre persone.

Discorso breve, coinciso che lascia spazio a critiche infinite, ma prediliggo partire dal dato di fatto, quanto detto da me e' un dato di fatto .

Uscendo da questo pantano resta comunque chiaro un senso, cioe' il fatto che la libertá di essere quello che si vuole sta generando delle distorzioni ambientali direi, se mi si permette .

Voglio dire, a tutt'ora mi risulta che ci siano varie psicologie raggruppabili, formando delle sottospecie della razza umana.
Sottospecie che non vogliono essere intese come essenze inferiori, ne altre si creare dei presupposti superiori .

Semplicemente intendo il fatto che ci sono caratteri psicologici in un modo e caratteri nell'altro e per quanto i caratteri siano diversi da individui ad individui
comunque ci sono per esempio psicologie tendenti all'aggressivitá e psicologie tendenti alla quiete che al proprio interno raccolgono un'infinitá di caratteri, in questo senso quindi l'essere umano occidentale puó essere catalogato in vari scomparti con un' elemento in comune che comunque li determina, li differenzia, li definisce .

Ora, il mio senso della libertá in questo contesto, un'arrangiamenmto cioe' della libertá, adattata allo stato di fatto della societá umana, si esplicherebbe piú o meno cosi :

"ogni individuo avendo afferrato chi egli e', all'interno dello spettro di azione che ad egli e' piú consono, tutto gli e' concesso" .

Un'individuo che cerca di essere come quello che non e', prima o poi dimostrerá chi realmente e', piu' grave sará la cosa se l'individuo avrá nel mentre assunto incarichi pubblici in base alla sua immagine costruita , nascondente la veritá .

Nella realta minimale, e' come se costruendo un castello di carte si usasse tra le altre un rettangolo di carta delle stesse misure della carta da gioco, magari sulle prime sembrerá andare, ma al momento che si dovrá dimostrare una carta da gioco, essa fará crollare il castello di carte, senza ombra di dubbio data la sua inconsistenza di base.

Oggi purtroppo avviene praticamente l'opposto immaginato da me, infatti la libertá e' intesa come un fattore che ti permette di essere tutto e fare tutto.

Essere tutto e fare tutto che coincide con la virtualitá intrinseca ormai nel significato di essere .

Si puó essere tutto, ma nascondendo in primis se stessi alla vita ed a se stessi, si e' tutto ma non si e' nulla .

Per non contare che l'ingordigia nell'igogliare novita "cerebrali" non ci ha fatto notare appunto che essere in un tal modo con il tempo genera un io reale, tangente prima, determinante poi.

Voglio dire, oggi gioco a fare l'anarchico, domani anche, dopodomani anche, ben anche non commetta reati e non venga ufficializzato dalla polizia :), comunque una sinergia magica fará si che dopodomani ancora anche se io non volessi, ormai il mio ragionamento sarebbe da Anarchico, anche se nulla ci confermerebbe se saró un'anarchico buono o cattivo .

Se io ho capito cosa sto facendo da giorni, anche dopo gli errori da gavetta, in ogni caso un giorno futuró potró essere di supporto di aiuto ad una causa, viceversa al momento di un mio passo, potró solo che creare prolemi a destra ed a sinistra, come si dice al di lá delle posizioni politiche :) .

Tutto questo prologo che dice e non dice, in realta ha come spunto nascente "la precarietá "

La precarietá e' stata un'altra delle tante fichettate "cerebrali" che hanno invaso il pensiero umano , una ficata, una fichettata .

La precarietá e' stata sempre l'arma vincente di chi aveva un lunario da sbarcare, in altre parole un'Artista, onesto ed attaccato in maniera viscerale alla sua vita libera e possibile di essere vissuta in un contesto sociale solo se la propria aspirazione fosse diventata carne, altrimenti sotto un ponte con la coscienza a posto, senza rancori verso nessuno .

Infatti io che sono un precario per scelta, so' che non avró la pensione, ma non prevedo neanche di arrivarci ad un'etá di pensione, o almeno cosi come ieri alcuni canoni non sono stati in me, cosi lo saranno in futuro .

Invece ecco che la fichettata di essere artista ha compreso anche delle scelte , delle condizioni critiche, che ora appunto risultano essere li prime evidenze.

Prime evidenze di un ridicolo che vede il precario essere diventato un'individuo sociale a status critico che si domanda e chiede se avrá la pensione !!!!!!!!!!!!!

Evidenze appunto di quanto sia fallimentare quel senso di liberta inteso come il poter essere quello che si vuole.

Quanto sia lesivo per le categorie l'intrusione di soggetti comuffati.

Causa soggetti sbagliati, oggi noi artisti non abbiamo piú la possibilitá di essere svincolati da burograzie grazie alla nostra precarietá, oggi ci avete regolamentato anche la precarietá !!!!!!

Non voglio sprecare altre parole, mi limeteró solo nel segnalare un fatto evidentissimo in societá avanzate Europee, dopo l'iniziale flessibilitá che e' sinonimo di caos, di non stabilitá,. sempre !! , in realta l'episodio iniziale descrittto da me ritorna determinante , cioe' ci sono persone che amano, hanno bisogno di un posto fisso, ci sono invece persone che soffrirebbero solo al pensiero di avere un posto fisso .

Quindi in questi paesi dopo l'iniziale abbaglio della libertá di essere quello che si vuole, si e' tornati ad evindenziare il fatto che e' piu' salutare rispettare chi si e' che cercare di rincorrere tutta la vita un'immagine di noi che non corrisponde alla realta .

Prime evidenze di un'abbaglio consumnista.

Tutti artisti, tutti giocolieri, tutti peró che non hanno smosso una virgola della loro esistenza, delle loro credenze, dei loro limiti.

Dunque che senso ha fare il giocoliere ??
Come il suonare la chitarra in gruppo di amici, "fa' piu' fico, si sa' che si andrá incontro al clisce in cui la solita donna prediligerá il musicista ??!!!!

Dove e' il senso ultimo e primo dell'attivare le parti del cervello autonomamente una dall'altra ???!!

Dove e' il senso ultimo e primo del giocoliere che vive la vita in nome dei suoi giochi, diventando cosi quella bella e stupenda persona, immaginata, avendo visto qualcuno che magari era cosi ??

Cosi dicendo si riscontra lo stesso problema in tutte le categorie, classi sociali, esistenti nel pianeta umano attualmente.

(bozza pubblica)

noname

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