giovedì, luglio 18, 2013

La Psicologia il Cinema ed il teatro

Ciao a tutti,ricordo sempre che esprimo in questi scritti tutta la mia ignoranza,la mia fantasia e la mia voglia di capire,non sono uno studioso accademico e tutto ciò che esprimo vuole solo far una modesta,personale luce su alcuni accadimenti,su alcune nuove considerazioni,constatazioni.
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Negli anni della mia adolescenza,il Cinema in particolar modo ci trovava ancora ingenui,ricordo in quegli anni "Cinema Centrale" un Cinema del mio Paese che negli anni d'oro riusciva ad essere aperto anche la Domenica mattina e puntualmente ogni mattina a mezzogiorno all'uscita del Cinema accadevano risse,non tanto per motivi futili ma proprio perche elettrizzati,eccitati,suggestionati dal film appena visto in cui come sempre c'era l'eroe che combatteva tutti,tipo Bruce Lee o film cmq violenti. 
 Poi in realtà in quegl'anni nell'Italia provinciale iniziava ad arrivare la Moda di apparire,non tanto come look ma proprio come attegiamenti di un modo di essere che venivano dritto dritto dalla recitazione Teatrale e ancora di più Cinematografica.
Oggi è molto difficile riconoscere questo modo di essere ma negli anni della mia adolescenza questo era ancora facilmente individuabile.
Molto spesso nell'Italia di quegli anni chi ostentava questi modi di essere in particolare nella provincia,veniva deriso perche appunto risultava di essere,apparire, come una copia di personaggi del mondo del grande schermo.
In quegli anni,nessuno sapeva che il tenere la sigaretta in un certo modo era esclusivamente una necessità scenica,non era di dominio pubblico cosa volesse significare fare Cinema e quale fosse la necessità che spingeva i personaggi nel dover esaggerare ogni movimento,cosi in quegli anni era molto facile scoprire chi fumandosi una Sigaretta,credendo o sentendosi osservato, iniziava nel fumare e gestire una sigaretta come nella scena di un film !
Oggi,solo 30 anni dopo,è veramente difficile riconoscere qualcuno nella realtà dei fatti,tanto e pieno di stereotipi presi in prestito dalla recitazione ma questo è il punto,si potrebbe dichiarare che sono oramai 30-40-50 anni e più (dipende dalla difusione del Cinema e Tv) che la Recitazione e la Psicologia abbiano preso nel supportarsi senza scrupoli l'una con l'altra !.
Vero che la Psicologia riesce solo nel trovare il problema e che ha come unica soluzione il consigliare al Cliente di evitare il più possibile situazioni che possono riattivare il trauma ma da qui ad arrivare all'idea che "costruendosi pubblicamente" usando la recitazione,sia il modo vincente ed utile per essere,credo che ci si dovrebbe sedere e riflettere.
Una volta esisteva la "Menzogna",una volta spacciarsi per quello che non si era,generava un senso di inresponsabilità intrinseca che determinava la poca considerazione dell'individuo dedito alla menzogna da parte della Comunità.
Oggi questo limite è stato distrutto,inventarsi con la stessa facilità di come si sceglie un vestito al negozio, sembra essere l'ultima frontiera della emancipazione ma in realtà cosi facendo è come se si accettasse di recitare.
Siamo diventati una rappresentazione di noi stessi,abbiamo preso conoscenza della psicologia ma nello stesso tempo abbiamo conosciuto il Cinema e per il momento tutto continua in questa soluzione dove ci passiamo la mano nei capelli se serve di far passare un certo messaggio ed evitiamo di passarci la mano nei capelli anche se vorremmo ,onde evitare che qualcuno solo da quel gesto possa intuire qualcosa.
Ma ecco dove il discorso si illumina.
Giustamente il teatro è sempre servito per far capire a chi doveva che gli esseri umani sono 1- 1000 -10000,il Teatro ha dovuto calcare la mano sulla diversità di ognuno ma in realtà oggi il Serpente si morde la coda.
Attualmente la vita Sociale si svolge in un compito fondamentale che è quello di cercare di non farsi capire dal'altro.Una persona attenta è in grado di capire molte cose solo da un gesto di un altra persona,ecco quindi l'esigenza di non farsi capire usando fino agli estremi la recitazione.
La Comunicazione oggi in realtà è non comunicazione,si usa la Comunicazione per nascondere ed inventare,quasi come si abbia veramente paura nel accettare di essere tutti uguali .
Certo,so che non avrei potuto dire di più di quello che ho detto ma sembra sicuro affermare che tra Psicologia e Teatro si sia innescata una sinergia controproducente che ha ridotto tutti i Cittadini a delle semplici comparse.

noname

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