Ciao a tutti Ben anche io abbia un blog dedicato alla mia Radio e quindi alla musica,preferisco scrivere quì questo articolo dedicato ad un lavoro in particolare dei Pink Floyd,lo scrivo quì perche la riflessione sù questo lavoro esula sia l'aspetto musicale, sia la storia stessa dei Pink Floyd,interessandosi soltanto al valore e l'incomprensione che questo lavoro ebbe in Italia e non solo. Erano gl'anni 80',per la precisione proprio il 1980,era infatti quello l'anno in cui usci "The Wall",capolavoro incompreso dei Pink Floyd. Incomprensione che andò dai fans che restarono delusi della svolta dei Pink Floyd stessi,all'incomprensione vera e propria del messaggio dell'Opera stessa. Io stesso che avevo i miei ventianni ma che conoscevo i Pink Floyd dei primi anni restai perplesso sù alcune musichette da discoteca..... La visione stessa del flim ben anche esaltasse le musiche dandogli un senso più di marchio P.F.,comunque restava in un limbo di comprensione. In Italia infatti negl'anni 80' non esisteva una compressione,un potere cosi forte e schiacciante da rendere il film "The Wall" universalmente capibile in ogni dove nello steso momento,in Italia gl'anni 80' sono gl'anni in cui tutto scorre senza controllo,remori e traumatizzati dalle violenze degl'anni 60 e 70'. È infatti in questo contesto che in Italia il film "The Wall",diventa materiale per discoteche e trova discordanza da parte dei vecchi fans psicadelici senza remore. Il film The Wall cosi diventa,passa nella storia della comunicazione popolana semplicemente come la storia interiore di una liberazione individuale che diventa facilmente manipolabile nel senso ultimo, diventando anche il percorso liberativo del Capitalista consumista(?) Un pò come il "cogli l'attimo" che tradotto dal capitalista consumista ha voluto significare liberarsi di tabù ed accettare appunto il Capitalismo consumista stesso(?).. Oggi però qualcosa è cambiato in Italia ed ecco che ad un improvvisa rivisitazione di "The Wall" tutto appare diverso e con una comprensione diversa. Oggi che all'orizzonte intravediamo una realtà sociale costretta in vincoli, cancelli, percorsi,obbligati,oggi che intravediamo una scuola autorevole ed autoritaria,oggi che intravediamo il vero valore dell'indivdiduo nel contesto sociale,ecco che il Film "The Wall" appare in tutte le sue sfumature che appunto sfumature non sono. Negl'anni 80' in Italia non esistevano la Gelmini, non esistevano Berlusconi,non esistevano gl'imperativi Borghesi,non esisteva quel potere, quella dinamica descritta in "The Wall",oggi che esiste, ecco che "The Wall" da quel brivido completo che prima non era comprensibile.
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