L'Evoluzione e le sue pieghe
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Continua il mio momento di fuga,stomacato da tutto quello che accade mi rifuggio ancora una volta in quei lidi che solo la fantasia può offrire, "l'Evoluzione e le sue pieghe". È molto di moda,è molto comune ascoltare, parlare, delle evoluzioni delle specie,è molto facile arrivare nel parlare di antenati, di similitudini,ma è molto difficile ascoltare e parlare dell'evoluzione del sapere e della conoscenza ed è ancora più difficile riuscire nel capire chi è nato prima se l'uovo o la gallina !!!!!!. In altre parole,oltre a Dio che non è il caso di mettere in discussione in questa sede,non è chiaro se siano le scissioni molecolari che generano il pensiero plasmatore o se è il pansiero plasmatore che determina le scissioni molecolari.....
Cercando di spiegare meglio ed arrivare cosi al punto dell'articolo di oggi,introduco direttamente il soggetto : "l'animale che segue ormai lo sviluppo Umano anche se perifericamente, è lo stesso animale che seguiva l'essere Umano duemila anni fà ????? ".
Lasciandomi impossessare dalla fantasia, ovviamento non mi resta che riferirmi a Walt Disney. In un futuro prossimo gli animali a noi più comuni arriveranno dove oggi è arrivata solo la Walt Disney ???!!!
Il cervello al di là delle differenze basilari tra essere umano e gl'altri animali,ha una caratteristica comune in tutti i cervelli,il cervello pur semplice che sia si adegua, si modifica, apprende dalla realtà circostante diventando in forma elementare quello che l'ambiente gli suggerisce . Un gatto, un cane,sono bene in grado di organizzarsi nella metropoli Umana e non tanto sotto l'aspetto alimentare quanto e questo è sbolorditivo sotto l'aspetto destreggiativo nel traffico e nel capire le abitudini degl'umani . Esiste il cane sprovveduto, il gatto sprovveduto ma esiste appunto il gatto che sa quando deve attraversare,esiste il cane che sa quando attraversare la strada,queste piccole cose però appunto ci riportano al punto iniziale e cioè se ci rendiamo conto che il cane, il gatto di oggi non sono più quelli di duemila anni fà come del resto non lo è più la società dove essi vivono . In tutto quello che stò dicendo bisogna affermare il fatto che dice appunto che la memoria, l'esperienza, sono fattori che vanno nel posizionarsi nel proprio D.N.A,in altre parole nel D.N.A c'è scritto il codice genetico ma qualcuno o qualcosa lo deve aver scritto questo codice genetico e questa appunto è ancora una materia sconosciuto o voluta tale momentaneamente . Invece volendo scoprire le carte arriveremmo nel definire il D.N.A. Umano come una sorta di somma di tutte le esperienze che l'essere Umano ha vissuto dal suo primo giorno di vita con il famoso nome di Adamo, fino a ieri.
Pensieri, convinzioni, che durano una vita, arrivano nel poggiarsi, nel planare nel DNA genetico,ovviamente cosi come i movimenti del cosmo o i movimenti della Terra stessa benche violenti a noi risultano impercettebili,cosi la valutazione del singolo evento che arriverà nel posizionarsi nel DNA è pressoche impercettibile,difficilmente verificabile, la Terra gira però sù se stessa e gira intorno al Sole e tutto insieme ruota nel sistema solare e tutto ancora.....cosi come nel DNA c'è scritto... ma chi lo ha scritto ???
Anche se come detto questo scritto è frutto di frustrazione, di voltastomaco per il presente e ben anche non voglia esplicitamente dire che domani i cani e i gatti inizieranno nel parlare,ho voluto sicuramente affermare quanto siamo cechi,quanto siamo meschini,quanto siamo ottusi,quanto abbiamo paura di scoprire quello che non vogliamo scoprire. Fine
Anticipazioni
Se Cristo avesse avuto le opportunità attuali ed alla sua morte fosse accaduto come è accduto per 11 Settembre 2001 e se dunque l'Umanità fosse cambiata cosi come è cambiata dopo l'11 settembre,come sarebbe l'Umanità oggi ???????????
Questo sarà il prossimo articolo saluti
noname
Ho trovato questo articolo sull'ansa.it,dopo ore che avevo scritto il mio breve e squilibrato articolo !!!!!
» 2008-12-09 21:44 ANCHE I CANI SONO INVIDIOSI LONDRA - I cani provano invidia. Un'equipe di ricercatori viennesi è riuscita a dimostrare che i cani sono in grado di provare questo sentimento, finora riscontrato soltanto negli esseri umani e nei primati, con un semplice esperimento. Gli studiosi - la cui ricerca è stata pubblicata dalla rivista dell'Accademia nazionale americana delle scienze, Pnas, ed i cui risultati hanno avuto grande risalto in Gran Bretagna - hanno lavorato su diverse coppie di cani alle quali hanno chiesto di "dare la zampa".
Dapprima, ambedue i cani venivano premiati con un pezzo di cibo dopo aver 'stretto la mano' al ricercatore, poi soltanto uno riceveva il cibo e l'altro no. Quello che non veniva premiato, presto smetteva di dare la zampa ed era infastidito tutte le volte che invece al compagno veniva dato del cibo. Per dimostrare che il cane smetteva di dare la zampa più per invidia nei confronti del compagno premiato che per la frustrazione di non ricevere lui stesso del cibo, i ricercatori hanno ripetuto l'esperimento con soltanto un cane alla volta ed hanno osservato che, in assenza del compagno che continuava ad essere premiato, il cane 'invidioso' proseguiva a dare la zampa al ricercatore.
Secondo Frederike Range - la ricercatrice del dipartimento di neurobiologia e scienze cognitive dell'università di Vienna che ha condotto lo studio - questo proverebbe che ad influenzare il comportamento del cane è la presenza o meno del compagno nei confronti del quale prova invidia. "Reagiscono al fatto di essere premiati in maniera ingiusta e diseguale", ha detto la ricercatrice. Gli studiosi hanno sottolineato che questo tipo di comportamento, nel quale un animale prova fastidio verso ciò che accade ad un altro, era stato finora osservato soltanto nei primati.
In quel caso, diversi tipi di scimmie e scimpanzé avevano dimostrato di reagire non soltanto al 'premio' ma anche al tipo di premio. I cani invece, ai quali veniva dato o del pane o della salsiccia, reagivano in maniera identica. Per un cane che é stato eddestrato, ha spiegato Range, tra il pane e la salsiccia non vi è alcuna differenza: "E' un premio che si sono dovuti guadagnare e per loro ha un valore maggiore".
Secondo i ricercatori tuttavia, il comportamento mostrato dai cani sarebbe dovuto alla loro vicinanza all'uomo. Range ha deciso quindi di allevare una cucciolata di lupi e di escogitare un test, diverso da quello della zampa che presuppone un certo livello di addestramento, per vedere se anche i lupi possono provare invidia. "Sono sicura che non si tratti di qualcosa che si è evoluto nei cani, dovremo fare altri esperimenti con i lupi e altre specie che cooperano tra loro", ha detto la ricercatrice.
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